Kohlberg e la teoria dello sviluppo morale

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In questo articolo trattiamo la teoria dello sviluppo morale di Lawrence Kohlberg, psicologo americano vissuto tra il 1927 e il 1987.

Sviluppo morale vs valori culturali

L’idea di partenza di Kohlberg è quella di slegare lo sviluppo morale dalla cultura in cui vive l’individuo. Se cosi fosse non avremmo un unico tipo di etica, ma molteplici etiche, tutte relative alla cultura in cui l’individuo è nato. Ecco perché lo psicologo è interessato a comprendere lo sviluppo morale al di là delle variabili culturali.

Il dilemma di Heinz

Lo studioso americano presenta il cosiddetto dilemma di Heinz. In base a questo dilemma, un uomo chiamato Heinz ha una moglie che è malata di cancro. Un medico possiede la cura, ma egli specula su questa cura, richiedendo ad Heinz un prezzo che non è in grado di pagare, se non in parte. Heinz propone al medico un pagamento dilazionato, ma il medico rifiuta. Heinz quindi ruba il medicinale. Kohlberg si concentra sulla domanda “Ha fatto bene Heinz a rubare la medicina?“. L’interesse dello psicologo non è concentrato sulla risposta positiva o negativa alla domanda, quanto più alle motivazioni per quella risposta. Le motivazioni di quella risposta legano l’individuo ad un certo stadio dello sviluppo morale.

Cosa è uno stadio?

Secondo Kohlberg gli stadi di sviluppo hanno le seguenti caratteristiche:

  • ogni stadio è un sistema organizzato di pensiero, credenze e strutture;
  • gli stadi tra loro sono qualitativamente diversi, ovvero raccolgono diversi sistemi di pensiero e strutture;
  • gli stadi sono sequenziali: ad uno segue il successivo secondo uno schema unidirezionale.

 

Gli studi dello psicologo americano – che risentono dell’impostazione di Piaget nei termini di stadio e sviluppo – sono stati condotti attraverso due criteri:

  • trasversale: vengono studiati diversi individui della stessa età;
  • longitudinale: viene studiato lo stesso individuo in fasi differenti della vita.

 

Gli stadi dello sviluppo morale di Kohlberg

Kohlberg individua 6 stadi dello sviluppo morale. Essi sono divisi a coppie in 3 livelli. Analizziamo  livelli e stadi di seguito.

Livello pre-convenzionale (4-10 anni circa)

Gli stadi di questo livello sono caratterizzati dalla consapevolezza del bambino delle regole culturali. I bambini sanno quando un azione, nella loro cultura, è giusta o sbagliata. Il discrimine tra giusto e sbagliato è tuttavia legato alla ricerca del piacere o al timore della punizione. Si obbedisce pertanto al potere fisico.

Stadio 1: orientamento verso la punizione e l’obbedienza

Il bambino obbedisce a chi ha l’autorità per punire. Teme la punizione e la rifugge tramite l’obbedienza. In relazione al dilemma di Heinz, il bambino in questo stadio risponde che Heinz non deve rubare la medicina perché se lo facesse andrebbe in prigione.

Stadio 2: orientamento strumentale-relativistico

In questo stadio i bambini concepiscono il giusto come l’utile per sé. Si obbedisce ad una regola e ci si comporta in un certo modo perché ci si aspetta un tornaconto. L’agire correttamente è dunque un mezzo. Anche negli accordi con altri individui, l’accordo segue una logica sostanzialmente egoista. In relazione al dilemma di Heinz, il bambino può rispondere che è giusto che Heinz subi la medicina. Infatti, se non lo facesse, la moglie morirebbe e lui sarebbe triste. O, in alternativa, il bambino può rispondere che non è giusto, perché Heinz andrebbe in prigione e nuovamente si sentirebbe triste. Non importa che il bambino classifichi il furto della medicina come giusto o meno, ma è importante vedere le sue risposte si legano ad un criterio di convenienza personale.

Livello convenzionale (adolescenti e adulti)

Gli stadi di questo livello sono caratterizzati dalla ricerca della propria identità in un gruppo, come ad esempio la famiglia, un’istituzione, una nazione. La moralità quindi si lega all’appartenenza a quel gruppo e alla conservazione di quel gruppo, pertanto le azioni buone sono quelle che tuteleranno quel gruppo, anche forse a discapito dell’interesse egoistico-personale.

Stadio 3: l’orientamento verso la concordia generale e l’approvazione degli altri

Questo è il caso che Kohlberg etichetta come “morale del bravo/a ragazzo/a”. In questo stadio la moralità si lega al desiderio di concordia e di approvazione sociale. Rispetto al dilemma di Heinz, una risposta può essere che è giusto che Heinz rubi la medicina, perché, secondo le convenzioni sociali, un buon marito deve prendersi cura della moglie. Oppure, Heinz non deve rubare la medicina, perché rubare non è una pratica socialmente accettata.

Stadio 4: l’orientamento verso l’ordine e la legalità

In questo l’individuo riconosce come giusto tutto ciò che preserva l’ordine precostituito e rispetta le leggi. Rispetto al dilemma di Heinz, Heinz non dovrebbe rubare, perché rubare è vietato dalla legge. Nel caso in cui invece decida di farlo, allora dovrebbe sottoporsi al giudizio della legge, poiché questa ristabilisce l’ordine che con il furto Heinz ha violato.

Livello post-convenzionale (o livello autonomo o livello di principio)

Questo è l’ultimo livello, non raggiunto da tutti gli adulti. Il concetto di moralità viene separato da quello di legge, e si lega a quello di valore e principio morale.

Stadio 5: l’orientamento legalistico verso il contratto sociale (con toni utilitaristici)

Il soggetto comprende che esiste un certo relativismo morale e culturale. Viene giudicato morale quindi ciò che può generare il consenso più ampio tra i membri della società e garantisca i diritti di tutti. In questo stadio si insinua anche il dubbio che le leggi dell’ordine precostituito siano sbagliate e che dunque si possano cambiare.

Rispetto al dilemma di Heinz, la risposta tipica è che Heinz dovrebbe rubare la medicina, il diritto alla vita può sovrastare la legge particolare che impedisce il furto. Si può arrivare a pensare che la legge che permette al medico di speculare sulla sua medicina, in questo contesto, debba essere cambiata, perché altre persone, oltre Heinz, potrebbero trovarsi in questa situazione dove il diritto alla vita viene messo in discussione.

Stadio 6: l’orientamento universale, etico e verso i principi

Questo è l’ultimo stadio è il più avanzato. Il soggetto ragione in termini di principi e valori morali assoluti, che hanno una logica di per sé e si autofondano, sono coerenti e completi. Questo stadio è simile all’impostazione dell’etica kantiana. Rispetto al dilemma di Heinz, Heinz dovrebbe rubare la medicina, perché il diritto alla vita è superiore a quello della proprietà. Oppure non dovrebbe, ma solo perché rubare la medicina potrebbe renderla indisponibile ad altre persone che hanno lo stesso bisogno della moglie di Heinz.

Schema riassuntivo sugli stadi di sviluppo morale di Kohlberg

Stadi dello sviluppo morale di Kohlberg
Stadi dello sviluppo morale di Kohlberg

Videolezione di sintesi sugli stadi dello sviluppo morale di Kohlberg

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