Democrito di Abdera e l’atomismo

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In questo articolo trattiamo la figura del filosofo Democrito, a cui si lega la dottrina dell’atomismo. Sebbene la figura di Democrito viene spesso annoverata tra i fisici pluralisti, la dottrina atomistica, per la sua importanza, merita certamente un articolo a parte.

Leucippo di Mileto

Tradizionalmente la fondazione dell’atomismo viene attribuita a Leucippo di Mileto, che fu discepolo degli eleati. Tuttavia le informazioni sulla vita e sulle opere di Leucippo non così scarse che la storia del pensiero antico fa coincidere il suo pensiero con quello di Democrito.

Democrito di Abdera

Democrito (460 a.C. – 370 a.C.) incarnò perfettamente la figura del sapiente: pur essendo di nobili natali, e quindi provenendo da una famiglia ricca, rinunciò a la maggior parte degli agi che gli provenivano dal suo status per dedicarsi completamente allo studio e ai viaggi.

Diversamente da tutti i pensatori analizzati sino ad ora, egli non fu autore di un’unica opera, ma tradizione vuole che egli ne abbia scritte circa cinquanta, sebbene di esse ci rimangono solo brani e frammenti. Ciò che ci è rimasto di queste opere è tuttavia sufficiente per attribuire al maggior esponente dell’atomismo una caratura enciclopedica. si possono leggere difatti brani riguardanti la fisica, la metafisica, l’etica, la politica, ecc.

La figura storica di Democrito ci costringe inoltre a forzare lo schema iniziale che ci eravamo dati, almeno per due motivi. In primo luogo, Democrito non precede cronologicamente Socrate, bensì gli è contemporaneo, e la sua morte avviene negli anni di Platone.

In secondo luogo, abbiamo all’inizio diviso i periodi della filosofia ai suoi esordi affermando che ad ognuno dei cinque periodi corrispondeva la prevalenza di un unico tema di riflessione.
Tuttavia questo non vale per Democrito poiché egli non si è occupato solo di filosofia della natura, ma anche di etica e linguaggio.

La dottrina atomistica

La dottrina atomista è, per certi versi, una versione materialista e pluralista dell’eleatismo, in cui pure essa aonda le
radici. Per gli atomisti, tutta la realtà, compresa la dimensione psichica, è costituita da atomi
. Tali atomi si identificano con l’essere, con il pieno, mentre il vuoto viene identificato con il non essere.

Atomo
Da a – temno, che non si può tagliare, quindi indivisibile.

L’esistenza degli atomi viene postulata dagli atomisti in polemica con la posizione di Zenone in base alla quale la materia poteva essere divisa infinitamente: se, di fatti, così fosse, la materia finirebbe per annullarsi e proprio
non sarebbe comprensibile come vi sia qualcosa piuttosto che niente. Ma, dato che qualcosa di fatto esiste, allora bisogna ammettere che esistano costituenti ultimi ed indivisibili – atomi, per l’appunto – che aggregandosi costituiscono le cose per come noi le conosciamo.

Le proprietà degli atomi

Rimane aperta la domanda del come le cose si generino, ma per far questo dobbiamo innanzitutto elencare le proprietà degli atomi. Essi, oltre ad essere indivisibili, sono pieni, immutabili, ingenerati ed eterni. Essi non presentano differenze qualitative, ma solo quantitative. Sono la specifica forma e la specifica grandezza a conferire ad un atomo le sue particolari proprietà fisiche. Ogni cosa del mondo con le sue proprietà è costituita dagli atomi e le sue proprietà derivano dai rapporti tra gli atomi che la costituiscono.

Il movimento degli atomi

Dato che poi nel mondo si assiste di continuo a processi di generazione e corruzione, ciò implica che gli atomi debbano muoversi. La causa del movimento è immanente ad essi stessi. Così per Democrito non si configura il problema della causa del moto. Questo movimento degli atomi, che così si uniscono e si separano, non è ordinato da nessuna intelligenza superiore, ma è semplicemente un moto caotico, nebuloso, vorticoso.
Gli atomi inoltre sono infiniti, e ciò implica che essi formino infiniti mondi.

Materialismo, meccanicismo e ateismo nell’atomismo

L’atomismo rappresenta, nel suo complesso dottrinario, nozioni importanti che sono tutt’ora al vaglio dell’analisi filosofica. La filosofia atomista è in effetti una filosofia materialista, giacché essa afferma che tutto ciò che esiste, è esistito, ed esisterà, è costituito da particelle materiali indivisibili, gli atomi.

Materialismo
con questo termine si intende ogni filosofia che rigetta totalmente qualsiasi nozione spiritualista. Secondo il materialismo, l’unico costituente del mondo e di tutto ciò che è in esso contenuto è la materia.

I processi di generazione e corruzione delle cose del mondo sono dovute solo ed esclusivamente ad un non meglio spiegato principio motore interno agli atomi, ad essi connaturato. Con ciò può a ragione dirsi meccanicista. Se la causa del movimento è interna agli atomi, allora non è necessario postulare alcuna intelligenza divina che ordini il movimento atomico, tanto più che esso si presenta come caotico.

Meccanicismo
Con questo termine si intende qualsiasi filosofia che
escluda dal novero delle cause principi di tipo teleologico. Secondo il meccanicismo tutti i mutamenti che avvengono sono dovuti esclusivamente alle cause efficienti

Fortuna e importanza dell’atomismo di Democrito

L’importanza relativa dell’atomismo nell’antichità

Democrito non ebbe particolarmente fortuna. Sia Platone che Aristotele non diedero alcun credito alle teorie atomiste per almeno due motivi, come riporta Loose1:

I fattori che ostacolarono l’accettazione della versione classica dell’atomismo furono sostanzialmente due. Il primo consisteva nell’intransigente materialismo di questa filosofia. Spiegando le sensazioni e addirittura il pensiero in termini di moti atomici, gli atomisti mettevano in discussione la validità della conoscenza di sé, dell’uomo. L’atomismo, quindi, sembrava non lasciare spazio alcuno ai valori spirituali. […] valori quali l’amicizia, il coraggio e religiosità non potevano essere ricondotti alla collisione tra gli atomi. Inoltre gli atomisti bandivano dall’indagine scientifica le considerazioni teleologiche, fossero essere naturali o divine.

Il secondo fattore era la natura ad hoc delle spiegazioni degli atomisti. Il loro sistema aveva la prerogativa di fornire un quadro di insieme , un modo di considerare i fenomeni, sebbene non vi fosse alcuna possibilità di controllare l’accuratezza della rappresentazione. Si consideri per esempio la dissoluzione del sale nell’acqua […] gli atomisti classici non erano in grado di spiegare perché il sale si scioglie nell’acqua, cose che gli atomi di sabbia […] essi potevano sostenere che gli atomi di sale riescono a penetrare negli interstizi tra gli atomi d’acqua, mentre gli atomi di sabbia no. Ma [i critici dell’atomismo avrebbero obiettato] che era solo un altro modo di dire che il sale si scioglie nell’acqua, mentre la sabbia no.

Importanza dell’atomismo nell’età contemporanea

Al di là dei motivi sopracitati, l’atomismo rimane una filosofia importante e all’avanguardia, almeno per quel contesto storico. Infatti quelli che sono i limiti dell’atomismo di Democrito paradossalmente ne rappresentano anche i maggiori pregi: basti pensare al valore assiologico del rifiuto programmatico di cause extra-fisiche, divine o teleologiche nel procedere scientifico.

Gli atomisti, inoltre, hanno avuto la felice intuizione di spiegare ciò che accade nella dimensione che oggi chiameremmo macroscopica mediante la postulazione di un livello inferiore che però spiega e costituisce i fenomeni dell’esperienza, e ciò è tuttora valido. L’unico limite serio a questa intuizione è, come anticipato, il fatto che fosse destinata a rimanere tale in mancanza di un apparato sperimentale di conferma.

 

 

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