Il dodo: storia e caratteristiche

In questo articolo trattiamo la scoperta ele caratteristiche del Dodo (Raphus cucullatus), uccello estinto che viveva nelle isole Mauritius.

Scoperta ed estinzione del Dodo

Un bellissimo e dettagliato resoconto della storia del dodo è l’articolo The history of the Dodo Raphus cucullatus and the penguin of Mauritius di Julian P. Hume.

La scoperta del Dodo

La scoperta del Dodo è avvenuta in età moderna. In particolare le prime testimonianze dell’animale si possono far risalire ad Arabi e Portoghesi. I primi a colonizzare le Mauritius, isola dove l’animale viveva, furono però gli Olandesi, nel 1598.

Disegno del dodo di Joris Joostensz Laerle del 1601, tra le primissime raffigurazioni dell’animale.

Sua estinzione

L’impatto dei marinai olandesi con questa specie fu all’inizio, abbastanza singolare. Diversamente dagli altri animali infatti, il dodo non fuggiva alla vista degli umani, che non aveva mai visto prima1. Del resto non era mai stato soggetto a predazione da parte di altri animali. Questa caratteristica lo rese particolarmente adatto ad essere cacciato. Tuttavia, la sua estinzione non si deve a alla caccia illimitata da parte dell’uomo, limitata alle zone costierer delle isole. Stando alle testimonianza di coloro i quali se ne erano nutriti, la carne dell’animale presentava un pessimo gusto, dunque appare poco plausibile che esso sia stato cacciato sino alla totale estinzione.

"Pioneers in South Africa", dipinto di Walter Paget del 1914, raffigura dei marinai olandesi intenti a cacciare dei dodo.
Pioneers in South Africa, dipinto di Walter Paget del 1914, raffigura dei marinai olandesi intenti a cacciare dei dodo.

Le cause devono essere altre. La più accettata ad oggi è l’introduzione di specie non endemiche. L’introduzione di queste specie modificò l’equilibrio del’ecosistema ed animali, come lo stesso Raphus cucullatus, che, se prima ben adattati e prosperavano, nella nuova situazione, più competitiva e pericolosa, avrebbero finito con il soccombere. Oltre che ad essere predato dai “nuovi animali”, testimonianze storiche riportano come i ratti, abbondanti sulle navi e sbarcati sulle isole, rappresentarono una grande minaccia per i nidi dei dodo. Lo stesso si può dire dei maiali, anch’essi portati su quelle isole dagli Olandesi.

Si può quindi dire che la causa dell’estinzione di questo animale rimanga comunque l’intervento umano.

Possiamo datare l’estinzione del Raphus cucullatus verso il 1690, come calcolato statisticamente da David L. Roberts e Andrew R. Solow nel loro articolo su Nature. L’ultima testimonianza affidabile risale al 1662.

Le caratteristiche del Dodo

Il dodo era un uccello incapace di volare, appartenente alla famiglia dei columbidi, che si era adattato alla vita terrestre in un ambiente privo di predatori. Aveva un aspetto robusto e paffuto, con un piumaggio grigio-brunastro, un becco lungo e uncinoso e una coda ridotta a un ciuffo di penne, con un’altezza di circa 1 m ed un peso che poteva aggirarsi intorno ai 20 kg.

Si nutriva principalmente di frutta e semi e utilizzava dei sassolini nello stomaco per aiutare la digestione.  Uno studio del ha confermato che l’animale aveva un potente senso dell’olfatto, con il quale captava la presenza dei semi sottoterra.

Si riproduceva una volta all’anno, deponendo un solo uovo in un nido tra le radici degli alberi.

La de-estinzione?

Modello 3D: Scheletro e in vita

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