La Riforma protestante di Martin Lutero -1517-1555

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In questo articolo trattiamo la Riforma protestante iniziata da Martin Lutero, iniziata con l’affissione delle 95 tesi sulla porta della cattedrale di Wittemberg (1517).

Le indulgenze

Indulgenza
Nella dottrina della chiesa cattolica l’indulgenza era una riduzione parziale o totale della pena temporale che i peccatori dovevano scontare nel Purgatorio. Inizialmente i fedeli potevano ottenere le indulgenze (sia per sé che per i propri cari, anche defunti) partecipando a pellegrinaggi o alle crociate. Tra i secoli XIV e XIV, si diffuse la consuetudine di ottenere l’indulgenza attraverso una donazione in denaro (oblatio).

 

In Germania: la campagna delle indulgenze di Alberto di Brandegurgo – 1517

L’ambizioso vescovo Alberto di Brandeburgo, nel tentativo di accumulare più cariche, ottenendo anche quella di arcivescovo di Magonza, nel 1517  versò al pontefice Leone X1 (1513-1521) una ingente somma, prestatagli dai Fugger.

Per restituire il debito contratto, Alberto di Brandeburgo, grazie alla raccolta affidata dal frate domenicano Johann Tetzel, organizzò per anni una indecorosa vendita delle indulgenze. Tale pratica, scatenò l’indignazione dei fedeli più attenti al rigore spirituale. Tra questi il monaco agostiniano Martin Lutero.

Martin Lutero – 1483-1546

Lutero era nato in Turingia, da un minatore che era riuscito ad arricchirsi. Laureatosi in legge, scelse la via degli studi teologici sino a diventare docente di teologia a Wittemberg. Durante i suoi studi e le sue riflessioni, sviluppa una concezione pessimistica della condizione umana sulla terra. In particolare, egli credeva che l’essere umano fosse per sua stessa natura una creatura corrotta. Il teologo arriva così a formulare la dottrina della giustificazione per sola fede. Questa dottrina, stando alla tradizione, nacque in seguito alla cosiddetta esperienza della Torre2. Lutero si trovava nella latrina della torre, leggendo la lettera di San Paolo ai Romani. Il passo che colpì particolarmente Lutero fu il seguente:

[…] poiché non c’è distinzione: tutti infatti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, essendo giustificati gratuitamente per la Sua grazia, mediante la redenzione in Gesù Cristo, che Dio ha esposto per espiazione col Suo sangue mediante la fede3.

Il teologo non reputava le forze della Chiesa, anch’esse corrotte, sufficienti a salvare l’umanità. Solo Dio poteva infatti salvare gli uomini.

Inoltre, le opere che gli uomini compiono per ottenere la salvezza, sono inutili. In particolar modo è inutile, ed anzi sintomo di corruzione morale, comprare le indulgenze o elargire denaro alla Chiesa. Dio infatti ha già stabilito chi salvare e chi no (dottrina delle predestinazione), e l’uomo può solo aver fede di essere stato scelto da Dio per essere salvato. Dio giustifica, cioè rende giusto, salva, l’uomo che ha fede (giustificazione per sola fede).

Sacerdozio universale, libero esame e sacramenti

Un altro principio cardine della teologia protestante luterana è quello del sacerdozio universale. Con questo principio Lutero intende che le gerarchie del clero non hanno alcun valore. Qualsiasi fedele che si impegna a leggere e a meditare sulle Sacre Scritture è, nei fatti, un sacerdote. Le Sacre Scritture – e tra esse la Bibbia in particolare – dovevano quindi essere tradotte nella lingua del popolo, il tedesco. Cosa che effettivamente avvenne. Lutero infatti si impegnò a far tradurre, stampare e diffondere copie della Bibbia tradotte in tedesco, approfittando dell’importante invenzione della stampa a caratteri mobili4

Proprio perché secondo la teologia protestante luterana l’importanza del clero doveva essere ridimensionata, per Lutero gli unici sacramenti validi erano quelli istituiti da Cristo stesso, come narrato nei Vangeli, cioè il battesimo e l’eucarestia.

Le 95 tesi: inizia la Riforma protestante

Forte di queste saldissime convinzioni, Lutero – o i suoi allievi – affisse le famose 95 tesi sulla porta della cattedrale di Wittemberg. Ne analizziamo brevemente alcune nel focus sottostante.

 FOCUS – Alcune delle 95 tesi di Martin Lutero

Raccogliamo in questo focus alcune delle 95 tesi affisse alla porta della cattedrale di Wittemberg da Lutero.

21. Errano […] quei predicatori delle indulgenze i quali dicono che, per opera delle indulgenze del Papa, l’uomo viene liberato da ogni pena e viene salvato.

32. Saranno dannati in eterno […] coloro che si credono sicuri d’essere salvi grazie all’acquisto delle lettere d’indulgenza.

62-63. Il vero tesoro della Chiesa è il santissimo Vangelo […] Ma esso è […] oggetto d’odio, perché pone i primi all’ultimo posto.

67. Le indulgenze, che i predicatori vanno sbandierando come le grazie più efficaci, […] sono davvero tali nel procurare un guadagno materiale.

Lo scontro con Carlo V e Leone X

Nei successivi due anni all’affissione, le idee di Lutero si limitarono a circolare per la Germania, senza suscitare particolare clamore o preoccupazione né all’imperatore Carlo V né al papa Leone X. Solo a partire dal 1519, quando oramai gli scritti di Lutero avevano conosciuto una certa diffusione, il papa e l’imperatore degnarono di attenzione il teologo. Leone X, con la Bolla Exsurge Domine, di fatto scomunicava Lutero, che rispose bruciano pubblicamente la bolla (1520).

L’imperatore, dal canto suo,  convocò Lutero alla dieta di Worms del 1521. Lo scopo della Dieta, presieduta dall’imperatore e dagli elettori, era quello di far ritrattare al teologo le sue posizioni, ma Lutero si rifiutò categoricamente di sconfessare quanto aveva sostenuto sino ad allora:

Non posso né voglio sconfessare nulla.

Carlo V quindi bandì il frate dell’impero. Il bando era praticamente una condanna a morte, in quanto chiunque nell’impero avrebbe potuto uccidere impunemente Lutero. Questi viene salvato da Federico di Sassonia, detto il Saggio, che lo nascose nel suo forte a Wartburg.

Durante il suo soggiorno a Wartburg, il teologo lavorò ad una traduzione in tedesco della Bibbia. Il Nuovo Testamento in tedesco fu pronto nel 1522. La diffusione del pensiero luterano poté contare sulla stampa a caratteri mobili. La Bibbia, tradotta in tedesco, fu pubblicata in edizioni molto economiche, di piccole dimensioni piena di illustrazioni dal messaggio molto chiaro. Sebbene l’analfabetismo fosse molto diffuso, l’idea di poter leggere da sé, senza la mediazione sacerdotale, il testo biblico rappresento un incentivo enorme per il diffondersi dell’alfabetizzazione. Questo avvenne in particolar modo n Nord Europa e non in Italia, dove la Riforma protestante ebbe un impatto molto scarso.

Gli scontri in Germania sino alla pace di Augusta – 1522-1555

Le idee di Lutero ebbero anche un impatto politico. Rappresentarono l’onda da cavalcare per quei principi e nobili tedeschi che volevano staccarsi dall’imperatore o, più semplicemente, limitare il potere dei vescovi. Già nel 1522 scoppiò la prima rivolta di cavalieri per rovesciare il principato ecclesiastico di Treviri.

Gli anabattisti di Thomas Müntzer – 1524-1525

Negli anni immediatamente successivi, in Sassonia e Turingia, scoppiarono rivolte di minatori e contadini che speravano di poter ottenere migliori condizioni di vita, attraverso il rinnovamento religioso e l’egualitarismo evangelico. Questi erano guidati da Thomas Müntzer, seguace deviato di Lutero, aveva dato vita ad una sua comunità, i fratelli di Cristo[footnote]Saranno chiamati anabbattisti, in quanto sostenevano che il primo battesimo fatto ben prima dell’età della consapevolezza, non fosse valido e che dunque si doveva ripetere in età adulta., dove non esistevano privilegi nobiliari e neppure proprietà privata.

Il movimento anabattista fu alla fine soffocato nel sangue dai principi tedeschi a Frankhausen, che catturarono, torturarono e uccisero Müntzer. Lo stesso Lutero non approvava quelle rivolte contadine, lontane dal suo messaggio teologico. Nel 1525, schierandosi con le autorità della repressione, scrisse Contro le empie e scellerate bande dei contadini.

Dalla dieta di Spira alla pace di Augusta – 1529-1555

Carlo V, per tutti gli anni Venti, impegnato nella lotta contro Francesco I, non si curò particolarmente degli accadimenti in Germania se non nel 1529. In quell’anno convocò una dieta a Spira con la finalità di riportare l’ordine cattolico in Germania. I principi ribelli risposero con una protesta scritta contro gli ordini di Carlo V e nella dieta di Augusta, del 1530. In essa i principi protestanti esposero la Confessio Augustana, una professione di fede redatta da Filippo Melantone, personalità vicina a Lutero. Nella Confessio Augustata gli aspetti più radicali furono stemperati. In essa si proponeva la convivenza pacifica tra la fede cattolica e quella luterana.

Nonostante i tentativi di mediazione e di conciliazione, non si arrivò a nessun accordo. Anzi si formarono due alleanze militari contrapposte:

  • la Lega di Smalcanda, che riuniva i luterani;
  • la Lega di Norimberga, che riuniva i cattolici.

 

Gli scontri continuarono per altri 25 anni, sino a che Carlo V, comprendendo l’impossibilità di riconciliare le parti, con la pace di Augusta del 1555 veniva sancito il principio cuius regio eius religio. In altre parole, il suddito doveva seguire la religione del suo principe. I principi della Germania Settentrionale si schierarono per lo più con la Riforma, mentre nella Germania meridionale rimasero cattolici.

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