Le civiltà precolombiane: Maya, Aztechi e Inca

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In questo articolo trattiamo le principali civiltà precolombiane dell’America centro-meridionale: Maya, Aztechi e Inca.

I Maya – II millennio a.C. – XV sec.

La prima delle civiltà precolombiane che trattiamo è quella dei Maya,  sorta già dal II millennio a.C.. I Maya avevano una cultura raffinata e un’organizzazione sociale complessa. Questa si basava su una federazione di città-stato, delle quali la più importante era Tikal, con oltre tremila edifici piramidali. I Maya svilupparono inoltre una scrittura geroglifica di una certa complessità. Parimenti sviluppate furono l’architettura, l’arte e l’astronomia. Da quest’ultima gli storici e gli scienziati hanno compreso come i Maya avessero ed utilizzassero già il concetto di 0 e avessero un sistema numerico vigesimale. Importante è il calendario, molto preciso.

I Maya si estinsero prima dell’arrivo di Colombo. Già a partire dal X sec. la civiltà conobbe un periodo di decadenza.  Le città furono abbandonate, e quel poco che rimaneva di essa, nella penisola dello Yucatán, fu sottomessa dagli Aztechi.

Gli Aztechi – XIV-XIV sec.

La seconda delle civiltà precolombiane che trattiamo è quella degli Aztechi. Gli Aztechi occupavano tutta la zona centro-meridionale del Messico e, nel 1325 fondarono la loro capitale, Tenochtitlán, ricca di giardini, palazzi, monumenti e dotata di una rete di acquedotti. Si può parlare di impero azteco dal 1428, quando si arrivò ad un’alleanza tra le tre città principali, la capitale, Texcoco e Tlacopán.

Società e rituali aztechi

La società azteca era fortemente gerarchica. Alla sommità vi era l’imperatore, i suoi consiglieri e i sacerdoti. Nel mezzo si trovavano i proprietari terrieri1 e i ricchi mercanti o gli intellettuali. Ai piedi della piramide i lavoratori manuali e i popoli sottomessi.

L’aspetto certamente più spaventoso della civiltà azteca fu certamente la pratica del sacrificio umano. Questa pratica derivava dalla credenza religiosa che il Sole, per continuare sorgere, dare luce e calore, dovesse essere nutrito dal sangue e dal cuore dei sacrificati. Inoltre gli Aztechi veneravano il loro pantheon mediante carneficine rituali, per lo più di prigionieri di guerra, a cui poi seguivano banchetti cannibali.

Crisi e fine dell’impero azteco – 1502-1520

La crisi dell’impero azteco inizia con l’imperatore Montezuma II, che regnò dal 1502 al 1520. In questo periodo l’impero incontrò molte difficoltà. Lo slancio verso la conquista di nuovi territori era infatti terminato e, con esso, anche l’arrivo di nuove ricchezze. I popoli sottomessi, inoltre, si ribellavano con sempre più di frequente e l’esercito non riusciva più a sedare tali rivolte. Ancora, nei primissimi anni del XVI sec. l’incremento demografico causò una forte carestia.

L’impero azteco finì definitivamente negli anni Venti del Cinquecento, distrutto dai conquistatori occidentali.

Gli Inca

La terza delle civiltà precolombiane che trattiamo è quella Inca. L’impero Inca, formatosi intorno alla metà del XV secolo, si estendeva su tutta la regione delle Ande, racchiudendo una fascia costiera e montuosa lunga oltre 4000 chilometri.  L’impero era attraversato da un’importante rete stradale di 5200 km, nota agli spagnoli come Camino Real. Tale strada partiva da Quito, in Ecuador, passava per Cuzco per poi arrivare a Tucumán.

L’impero inca era diviso in quattro grandi province gestite dai governatori e da ispettori imperiali. La popolazione invece, era divisa in 10 decurie, ed ogni decuria contava 10 capifamiglia.

La società degli Inca era, come quella degli Aztechi, fortemente gerarchizzata. A capo vi era il Sapa Inca, un imperatore ritenuto una vera e propria divinità. Seguiva poi un’élite di nobili e un’importante casta religiosa, composta dagli sciamani, che erano anche medici, indovini e sacerdoti.

 

Mappa delle civiltà precolombiane dell'America centro-meridionale
Mappa delle civiltà precolombiane dell’America centro-meridionale

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Slide – Civiltà precolombiane: Maya, Aztechi, Inca

Video-lezione

https://youtu.be/W03xWZtR6pU

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